A cura Dr. Massimiliano Alfieri
Ufficio Studi ANSI
Evidenziando che gli Enti di Sanità Integrativa sono i Fondi Sanitari, le Casse e le Società di Mutuo Soccorso, dobbiamo preliminarmente sottolineare come l’evoluzione della norma, unitamente agli importanti progressi tecnologici sviluppati negli ultimi anni in campo sanitario ed alla costante evoluzione della scienza medica, hanno sostanzialmente mutato il quadro generale della proposta fornita agli associati da questi Enti.
Da un sistema di offerta tradizionale, derivante da una consuetudine pluriennale fondata sul concetto malattia- cura-rimborso delle prestazioni, osserviamo che si è passati ad un modello evoluto basato sul concetto assistito-benessere-servizi e focalizzato sulla centralità del socio.
Inoltre, abbiamo anche constatato che la grave Pandemia determinata da Covid–19 ha, di fatto, accelerato questa importante transazione dei servizi prestati dagli Enti di Sanità Integrativa.
Sicuramente possiamo oggi dire che lo stato di salute dei servizi offerti si trova, mediamente, in una fase evolutiva che ha la qualità del servizio come focus principale, con un evidente riflesso positivo su tutto il sistema della sanità integrativa.
Nel modello di offerta ci sono sempre state e ci sono tutt’ora delle differenze sostanziali, considerando i target di riferimento di ciascuna tipologia di Ente, peraltro definiti dalle normative vigenti.
Alla base del modello c’è per tutti gli Enti il concetto della mutualità, ma nelle declinazioni giuridiche le differenze sono connaturate alla tipologia di Ente, dove i Fondi Sanitari si rivolgono a comunità omogenee di individui in termini di mercato del lavoro o di settore di attività, le Casse di Assistenza sono maggiormente focalizzate su tipologie aziendali assimilate, mentre le Società Generali di Mutuo Soccorso si rivolgono a comunità omogenee ma anche a singoli individui ed alle loro famiglie.