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Le società generali di Mutuo Soccorso nel Terzo Settore

L’anno che si è appena concluso ha portato significative novità legislative per il settore della sanità integrativa, principalmente per quanto riguarda le Società Generali di Mutuo Soccorso.

Infatti, il Codice del Terzo Settore emanato con il D.lgs 3 Luglio 2017 ha inserito al Titolo 2, art. 4, punto 1 le Società Generali di Mutuo Soccorso ufficialmente tra i soggetti del Terzo Settore che perseguono finalità di interesse generale secondo logiche di sussidiarietà ed abilitati a fornire prestazioni sanitarie.

Si tratta di una significativa conferma che determina in assoluto il valore della mutualità in generale e nello specifico in campo sanitario, quale modello organizzativo indispensabile a confermare i valori espressi dalla nostra costituzione, come cita testualmente l’art. 1 del Decreto Legislativo del 3 luglio 2017, “al fine di sostenere l’autonoma  iniziativa  dei  cittadini  che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di  coesione  e  protezione sociale,  favorendo  la  partecipazione, l’inclusione ed il pieno sviluppo della persona, a valorizzare il potenziale di crescita e  di occupazione lavorativa, in attuazione degli articoli 2, 3, 4, 9, 18 e 118, quarto comma, della Costituzione”.

Sicuramente non c’erano dubbi sull’importanza sociale, economica e valoriale delle Società Generali di Mutuo Soccorso e l’inserimento di questa forma di mutualità ultra centenaria nella disciplina del terzo settore è un ulteriore conferma del ruolo che gli enti di sanità integrativa sono chiamati a svolgere nell’interesse dei cittadini, delle imprese e dello stato stesso.

Il concetto di mutualità in campo sanitario è certamente la strada da perseguire per garantire ai cittadini livelli adeguati di assistenza sanitaria consentendo allo stato di risparmiare importanti risorse economiche senza che gli enti di sanità integrativa possano essere comparati con altre forme societarie che prestano assistenza sanitaria e che rispondono a logiche societarie differenti ed a modelli economici diversi.

Costituzionalmente, giuridicamente, politicamente, socialmente ed economicamente, come sempre sostenuto in ogni sede dalla nostra associazione, il quadro era già chiaro e definito ma il Decreto Legislativo del 3 Luglio 2017 è un’ulteriore conferma che apprezziamo con grande soddisfazione e che, siamo sicuri, consentirà senza “se” e senza “ma”, come ANSI ha sempre auspicato, una crescita significativa delle Società Generali di Mutuo Soccorso quali attrici ancor più importanti nella gestione ed erogazione dei servizi di sanità integrativa.

 

 

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