Molte prestazioni sanitarie sono pagate dai cittadini sia nel pubblico (con ticket salati), sia nel privato.
Un nuovo modello di offerta sanitaria si è fatto strada nelle nostre città perché il rassicurante servizio sanitario nazionale, il cosiddetto sistema pubblico della salute, che finora ci ha distinto dalle costose (per i cittadini) logiche di cura diffuse in altri Paesi, sta radicalmente cambiando. La scelta del cittadino è spesso di tipo economico: l’attuale modello di sistema pubblico non è sempre conveniente rispetto a quello privato. Ed è proprio a questo tema che è dedicato uno dei primi Quaderni realizzati da Ansi nel 2013, basato sui dati di una ricerca di Altroconsumo.
La realtà ospedaliera negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti, nel bene e nel male. È bene quando ai cittadini-pazienti si offrono nuove strade per curarsi e, in questo senso, l’apertura ai liberi professionisti all’interno degli ospedali è una logica sostenibile; è un male, invece, se curarsi diventa sempre più caro, compreso il servizio pubblico (il ticket) e ai cittadini non viene lasciata alternativa se non quella di rinunciare alle cure.